LUCA MILANI – LOST FOR ROCK ‘N’ ROLL

Hellm Records/Martine Records, 2013 [CD]

Lost_for_rock_n_rollLUCA MILANI E I SUOI DEMONI

Corde di chitarra elettrica strimpellate, suonate quasi svogliatamente. Non è pigrizia, piuttosto l’amara consapevolezza di chi sa cosa ha perso ma anche di essere sopravvissuto alla tempesta, avendo ancora la forza di sorridere e guardare avanti in un qualsiasi sabato notte (On a saturday night).

Già, perché con Silence of this town, seconda traccia e primo singolo di “Lost for Rock ‘n’ Roll”, i colpi “metronometrici” della batteria di Luca Capasso mettono subito in chiaro che non c’è il tempo di fermarsi al cospetto dei ricordi e del trascorrere inesorabile della vita. Questo è un disco rock senza indugi, che porta con sé un carico di dolore, rabbia, amore e speranze in cui è impossibile non perdersi. L’importante è combattere fino alla fine; lo grida Lost for rock ‘n’ roll (omonimo brano che dà titolo al disco), lo svelano le armonie di chitarra dell’intero lavoro, lo canta nella ruspante Demons inside la voce intensa di Luca, mai matura come oggi.

Second chance è una ballata muscolare di denuncia in cui vince la voglia di riscatto. In the wind un brano commovente in cui il suono sofferto dell’armonica e dei tasti del piano fanno da contraltare alle chitarre acustiche, riportandoci alla dimensione pacata del precedente “Sin Train”. La grande melodia e la spontaneità rendono Dog in the fog uno dei miei pezzi preferiti ed anticipano la seducente Party dress, regina di questo album, in cui si sente forte il sapore post-grunge degli indimenticati FILE. Sul finale Dust and wind, un pezzo che incalza il giusto per ricordare a chi volesse farne finta che nemmeno la forza impetuosa del vento può spazzare via un grande amore, presente o passato che sia (e come dargli torto!). Con Bar at the end of the world il disco si chiude come si era aperto, in un’atmosfera rarefatta di arpeggi di chitarra morbidi e pungenti al tempo stesso; la voce riverberata di Luca ci culla alla fine di questo viaggio, ripetendoci ossessivamente come un mantra che lo rivedremo alla fine del mondo.

Dopo “Scars and Tattoos” (2009) e “Sin Train” (2011), rispettivamente EP ed album di debutto in veste di solista, eccoci dunque a parlare di “Lost for Rock ’n’ roll”: il lavoro che sancisce la pienezza artistica di Luca Milani.

Milani conferma di essere un grande song-writer, davvero a suo agio con la lingua inglese e così lontano dal modo di intendere la musica che sempre più accomuna il nostro Paese relegando i talenti nell’underground. Il minimalismo di “Sin Train”, bellissimo lavoro omogeneo ed intimista, lascia ora spazio ad una composizione più varia e soprattutto alla dimensione elettrica, l’ambiente congeniale all’inclinazione del suo autore (vederlo dal vivo per credere!). Anche questa volta tutto gira intorno ad una chitarra e ad un’armonica e lo stile tipicamente asciutto di Milani è impreziosito dall’accompagnamento sapiente del piano e dell’hammond di Riccardo Maccabruni (Mandolin Brothers), dal basso e dalla steel guitar di Giovanni Calella (Adam Carpet), dalla batteria ineccepibile del già citato Capasso (FILE, Planet Funk). Il tutto è curato dalla produzione di William Novati, mentre il mastering è affidato a Giovanni Versari (collaboratore anche di Afterhours e Capossela).

“Lost for Rock ‘n’ Roll” è un lavoro che attinge al capiente serbatoio americano del rock cantautorale di matrice folk e roots (pensate a Bruce Springsteen, Neil Young, John Mellencamp e Tom Petty per citare i grandi) ma trasuda una decisa attitudine punk, secondo l’esempio dei Social Distortion o in tempi più recenti di Jesse Malin e dei Gaslight Anthem. A dirla tutta però i nomi contano davvero poco perché quando si ascolta Luca Milani si sente qualcosa che va ben oltre un suono, un genere o un gusto: si sente la forza e la profondità di un uomo e della sua musica. Cosa muova le corde e la voce di Luca non è certo una sorpresa: lo spirito di un punk-rocker dall’anima folk, scalfito dall’asprezza della vita ma mai abbattuto da essa, al contrario direi rinvigorito.

Diretto, efficace e senza fronzoli, “Lost for Rock ‘n’ Roll” è un lavoro dalla forte personalità, un disco dannato che picchia maledettamente duro, un omaggio alla vita che arriva dritto al cuore lasciando un senso di inquietudine e un’energia che dà forza per affrontare il futuro. Dieci brani molto ispirati da ascoltare rigorosamente ad alto volume, 40 minuti di emozioni vibranti in cui non c’è il tempo di arrendersi, nemmeno per un secondo.

E allora non arrenderti, caro Luca. Continua a combattere perché abbiamo bisogno del tuo rock ‘n’ roll e come dici tu, il bello deve ancora venire. Sono sicuro che ci rivedremo alla fine del mondo!

TRACK LIST
On a saturday night
Silence of this town
Lost for rock ‘n’ roll
Demons inside
Second chance
In the wind
Dog in the fog
Party dress
Dust and wind
Bar at the end of the world

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